Stampa bugiardini e foglietti illustrativi

Quando parliamo di bugiardino, tutti sappiamo di cosa si tratta: è il foglietto illustrativo presente nelle confezioni dei medicinali e, sempre più spesso, anche in quelle dei cosmetici, degli integratori, dei prodotti erboristici e di molto altro. L’importanza dei bugiardini risiede nelle informazioni che danno al consumatore. Immaginate di dover assumere un farmaco o di cercare una crema per il corpo o il viso, facendo però attenzione che non scateni la vostra solita allergia: foglietto illustrativo alla mano riuscirete a capire se il prodotto contiene l’allergene che dovete evitare. Sappiamo che spesso non è così facile addentrarsi nei componenti, per i quali si usano nomi scientifici o latini non sempre di immediata comprensione. Ma internet è molto utile, da questo punto di vista. Inutile dire che, prima di internet, quando parliamo di farmaci il vostro medico è la fonte di informazioni più sicura.

Oltre agli ingredienti, sul bugiardino si trova la posologia, cioè le dosi nelle quali prendere il farmaco, o la quantità, ad esempio, della crema da spalmare. Oggi, molti cosmetici specificano nel loro bugiardino, oltre agli ingredienti, notizie importanti come il fatto di essere cruelty-free o animal-free, cioè realizzati senza test sugli animali o componenti della stessa derivazione.

Insomma, il foglietto illustrativo è un ottimo modo che l’azienda può utilizzare per dimostrare la sua etica e trasparenza e che il cliente ha per reperire il maggior numero possibile di informazioni sul prodotto che sta per assumere o utilizzare.

Stampa bugiardini: chi li utilizza?

La prima risposta, come abbiamo detto poco prima, è: le case farmaceutiche. In questo caso, nel tempo i contenuti nella stampa dei bugiardini sono cambiati (e nel capitolo successivo scopriremo perché), ma il loro uso è imprescindibile, anche per l’obbligo di legge che vige rispetto alla loro presenza. Anche gli integratori alimentari, i parafarmaci, i prodotti di erboristeria recano all’interno la stampa dei bugiardini con la presenza dei componenti, dell’uso, delle indicazioni e, anche, delle controindicazioni, una voce davvero importante non solo per i farmaci dotati di principi attivi. Oggi, infatti, i foglietti illustrativi sono molto più completi e meno “fuorvianti” rispetto a quelli di una volta. Ma come mai? Scopriamolo subito!

Bugiardino/bugiardo, un’etimologia non rassicurante

Non c’è bisogno di essere dei cultori della lingua italiana per notare l’assonanza tra bugiardino e bugiardo. Come mai una scelta così singolare per il nome più comune del foglietto illustrativo? Si trovano tracce della dicitura “bugiardino” nella zona del senese, in Toscana, dove gli anziani ricordano ancora oggi che il “bugiardo” era il foglio con le notizie principali della settimana, che le edicole esponevano per invogliare all’acquisto dei giornali. Da qui, il bugiardino, diminutivo usato in relazione alle dimensioni tra il “bugiardo” e la versione più piccola da inserire nelle scatole. Ma se andiamo più indietro nel tempo, scopriamo che le case farmaceutiche furono le prime a utilizzare il foglietto illustrativo con le istruzioni per l’uso del farmaco che, in realtà, esaltavano i pregi del medicinale e sorvolavano elegantemente su tutti gli effetti collaterali…

Quindi, il foglietto illustrativo era – sì, diciamolo pure – un po’ bugiardo!

Mentre alcune decine di anni fa, questa era una prassi molto comune, che ha arrecato anche grossi problemi di salute ai fruitori di certi farmaci, oggi, con gli organi di vigilanza che abbiamo, non è più possibile sorvolare sugli effetti collaterali dei medicinali, delle creme, degli integratori, etc…

Il nome non è quindi più giustificato? Per alcuni no, ma per altri sì: sono le persone che ritengono che le diciture riportate siano troppo difficili da decifrare e che andrebbero semplificate per un uso più “popolare” del mezzo. Succederà, prima o poi? Non lo sappiamo, ma siamo sicuri che finché si chiamerà bugiardino, tutti sapranno di cosa si tratta!

La stampa dei bugiardini e foglietti illustrativi

Basta prenderne in mano uno, per capire che il foglietto illustrativo è stampato su una carta molto, molto sottile, al limite della trasparenza; e che è piegato in maniera particolare.

Molte aziende utilizzano una carta non specifica, la classica usomano leggera. Noi, invece, utilizziamo sempre la carta specificamente studiata per la stampa dei bugiardini, che ha una grammatura base di 50 grammi, diversa dalle solite anche perché dotata di una fibra dedicata. Nei rari casi in cui la stampa dei bugiardini si trovi a contatto con del cibo (ad esempio, per delle iniziative di co-marketing) anche l’inchiostro sarà diverso, perché studiato per non arrecare danni alla salute delle persone.

Dopo la stampa, i bugiardini vengono piegati (avete mai visto un foglietto illustrativo non piegato?) e, per questa operazione, impieghiamo delle macchine altamente specializzate, dalle quali escono circa 20.000/25.000 copie all’ora, con una misura minima di piega di mm 16.

La stampa offset dei bugiardini è un’altra delle nostre professionalità e siamo felici di poter offrire un prodotto di altissimo livello, nei tempi concordati col cliente e a prezzi molto competitivi.