Sono molti gli autori, soprattutto giovani, che decidono di stampare in autonomia il proprio libro, senza rivolgersi a una casa editrice. Sicuramente, molti lettori si sono ormai abituati alla lettura su e-reader, ma sono ancora migliaia le persone che, allo schermo, preferiscono sempre il fascino e la consistenza della pagina stampata.
Se vuoi realizzare un libro, è fondamentale sapere quanto costa stampare un libro, ma la risposta non è immediata, perché dipende da moltissimi fattori che incidono sui costi. La buona notizia è che sarà l’autore, una volta consapevole di queste variabili, a decidere quali includere e quali evitare.
Diciamo subito che i fattori che determinano il costo della stampa di un libro sono moltissimi, ma tra loro ce ne sono sette di fondamentale importanza, perché senza questi parametri è impossibile stendere con precisione un preventivo che sia coerente e che rispecchi la spesa finale.

7 fattori per determinare il costo di un libro:
Senza uno solo di questi punti, non è possibile fare un preventivo riguardo il costo della stampa di un libro.
Posto che questo sia il minimo delle informazioni richieste dallo stampatore, a queste variabili se ne potrebbero aggiungere moltissime altre: le nobilitazioni sulla copertina (oro a caldo e rilievi a secco); le nobilitazioni per le pagine interne (verniciatura lucida od opaca a tavola piena oppure la verniciatura UV con le riserve lucide solo su alcune parti della pagina, etc…); la presenza della sovracoperta per i libri con la copertina cartonata.
Infine, un altro fattore da non sottovalutare, che potrebbe incidere sul costo finale del libro, è la prova colore (digital cromalin). Questo tipo di stampa certificata, serve per controllare in anteprima la cromia delle foto, prima di effettuare la stampa definitiva. Il digital cromalin è fondamentale se si vogliono realizzare lavori di qualità ma, a causa del suo costo elevato, è una scelta che va valutata attentamente, inserendola nel budget finale del costo della copia finale del libro.
1. Il formato del libro (aperto e chiuso)
Per sapere quanto costa un libro, è importante segnalare quale sarà il formato sia aperto, sia chiuso del libro. Il formato del libro è, infatti, un fattore primario a incidere sulla resa di stampa nel foglio macchina, di dimensioni solitamente 70 X 100 cm, e quindi avrà il suo peso anche sulle copie dei fogli totali da stampare. Il formato chiuso indica le pagine del libro a copertina chiusa, mentre il formato aperto indica quello delle due pagine affiancate a libro aperto, escluso il dorso. Naturalmente, la dimensione del libro dipende dalle esigenze dell’autore.
Le tipologie di volumi sono molte, ma le più comuni e richieste sono tre.
- Libro in formato tascabile è economico e perfetto per romanzi, libri di poesie, guide turistiche e fumetti. Copertina solitamente morbida, con o senza alette, completa un volume facile da portare sempre con sé. Le misure più comuni sono cm 11×18 o cm 14,8×21, cioè il formato A5 (metà del tipico A4 da stampante).
- Libro in formato saggio è più grande e si legge facilmente, perché si tratta di un volume per lo studio e la consultazione, che deve essere leggibile e sul quale sia anche possibile prendere qualche appunto. Ne fanno parte i saggi, appunto, ma anche le tesi di laurea, le monografie, le ricerche e i manuali. Le dimensioni classiche sono diverse: cm 16×23,5, cm 21×24, cm 23×30 e cm 21×29,7 (cioè l’A4).
- Libro in formato quadrato od orizzontale si sceglie nel caso di pubblicazioni con tante immagini, perché si tratta del classico book fotografico o del catalogo d’arte o, ancora, del libro di ricette. Aperto sul lato corto, se orizzontale, enfatizza la resa delle fotografie. Per questo formato, le dimensioni più comuni sono cm 23,5×16, cm 20×20, cm 24×21, cm 30×23, cm 29,7×21, cm 16,5×11,5 e cm 21×14,85.
2. La tipologia di copertina
Anche in questo caso, per sapere quanto costa stampare un libro, è fondamentale indicare la tipologia della copertina. Decidere quale sarà la tipologia di copertina è una scelta importante, perché la copertina sarà il primo impatto che l’utente avrà ancor prima di aver comprato il libro.
Pur avendo una varietà molto ampia di possibili copertine, quelle standard a cui di solito si fa riferimento sono tre.
- La copertina flessibile è adatta ai volumi con formato tascabile, cioè a pubblicazioni veloci, moderne, da portare sempre con sé. Il tomo risulterà anche meno spesso e costoso.
- La copertina flessibile con alette è identica alla precedente, ma costa leggermente di più perché ha, appunto, due alette che spuntano dalla copertina e possono essere usate come segnalibro, oltre che per aggiungere informazioni su contenuto e autore.
- La copertina rigida o cartonata è adatta a volumi di pregio, opere da collezione, atlanti, manuali e opere da consultazione, perché dura molto di più ed è elegante e preziosa.
Ognuna di queste tipologie varia per prezzo e questo dipende anche dal tipo di carta che viene utilizzata, che – nel caso della copertina flessibile – può variare da 250 a 350 g. Poi, si possono aggiungere delle nobilitazioni, come la plastificazione, imprescindibile per il cartonato e opzionale per la copertina flessibile.
Sulla copertina rigida, infine, è possibile aggiungere la coperta e non dimentichiamo, che anche il tipo di stampa ha il suo peso: la quadricromia, la stampa a pantoni e la scelta di carte telate incidono, infatti, sul costo finale della stampa di un libro.
3. La tipologia di carta delle pagine interne
Anche la tipologia della carta è una variabile importante per sapere quanto costa stampare un libro. Sì, perché la grammatura e il tipo di materiale (lucido od opaco) fanno la loro parte, quando si tratta di preparare un preventivo.
Tra le carte più utilizzate, annoveriamo la usomano bianca, quella avorio e le patinate lucide e opache.
- La carta usomano bianca è quella più classica e viene usata anche per le stampanti casalinghe. Si usa per i saggi, le tesi, le ricerche scientifiche e, tra tutte le carte, è decisamente la più economica.
- Le carte patinate opache o lucide sono molto simili tra loro, ma mentre la prima è più adatta a testi che contengano immagini e colori (perché si adatta bene a ricevere gli inchiostri e a restituire fotografie e scritte ben leggibili), la seconda è la scelta migliore in caso di stampa di libri fotografici o cataloghi d’arte, perché rende le immagini in maniera spettacolare, esaltandone ogni sfumatura di colore. Il costo dei due tipi di carta è lo stesso e varia in base alla grammatura.
- La carta usomano avorio chiamata anche carta per edizioni è l’opzione migliore per saggi, romanzi, raccolte di poesie. Il suo colore giallo paglierino rende la pubblicazione elegante, assicurando un plus alla pubblicazione. Sul mercato, ne esistono vari tipi e il costo supera quello della classica usomano bianca.
4. Il numero totale delle pagine interne del libro
Per ricevere un preventivo congruo, sarà necessario comunicare il numero delle pagine interne (escluso la copertina) del libro che si vuole stampare. Di solito, le pagine si calcolano a quartini e multipli di 4, quindi, ad esempio, un volume di 156 pagine si comporrà di 9 sedicesimi (cioè 144 pagine) + 1 ottavo + 1 quartino. Da questo deduciamo che non è possibile comporre un libro con un numero qualsiasi di pagine, ma è necessario fare un calcolo accurato di multipli di 4.
Lo stampatore può aiutare il cliente in questo calcolo non sempre agevole per un profano della materia.
5. La tipologia di rilegatura del libro
Un altro parametro decisivo per sapere quanto costa stampare un libro è la rilegatura, cioè il modo in cui le pagine sono tenute insieme.
I tipi di rilegatura dei libri sono davvero molti e dipendono dalle esigenze di stampa. Ad esempio, per un saggio di poche pagine si può usare anche una rilegatura a punto metallico, ma quando si tratta di libri, allora le rilegature tra cui scegliere sono due: quella a brossura fresata e quella cucita a filo refe.
La rilegatura a brossura fresata (chiamata anche brossura incollata) consiste nel fresare una piccola porzione di pagina (solitamente sul lato lungo a sinistra) per aggiungere della colla che tiene insieme le pagine e aiuta a incollarle alla copertina. Si usa per libri con molte pagine, per cataloghi, per riviste; è un tipo di rilegatura commerciale e più economica rispetto alla rilegatura a filo refe, ma è comunque un ottimo prodotto con un buon rapporto in termini di qualità/prezzo.
La rilegatura cucita a filo refe prevede che i sedicesimi delle pagine stampate siano cuciti insieme: questo assicura che la pagina non venga fresata, lasciando il volume integro. Per finire, si aggiungere una retina sul dorso, che viene incollata direttamente al filo. Il risultato è una rilegatura resistente, di pregio, elegante e adatta a volumi che, nella libreria, si notano subito per la cura con cui sono realizzati: questo spiega il motivo per il quale è più costosa rispetto alla rilegatura con brossura fresata.
6. La quantità dei colori per la stampa
Quando parliamo di quantità di colori per la stampa per definire il prezzo di un libro, dobbiamo considerare sia quelli della copertina, sia quelli delle pagine interne.
Ad esempio: la copertina potrebbe essere stampata solo fronte a 4 colori CMYK, mentre le pagine interne potrebbero essere stampate fronte/retro bianco e nero.
Quindi:
(copertina 4+0 colori)
(interno 1+1 colori)
Una specifica come questa aiuterebbe nella stesura di un preventivo preciso. Anche in questo caso, parlare con lo stampatore può chiarire le idee sulla scelta migliore per il proprio libro.
La copertina potrebbe essere stampata in vari modi: in quadricromia, in quadricromia + altri colori pantone, come un 5° o un 6° colore oppure potrebbe essere semplicemente a due colori Pantone. Tutte queste variabili incidono decisamente sul costo finale della stampa del libro.
Per finire, dobbiamo ricordare anche le possibili nobilitazioni, come i colori a caldo tipo oro per il titolo, gli effetti a rilievo o la stampa dell’interno della copertina flessibile.
Anche il risguardo (cioè il foglio piegato a quartino incollato all’interno nelle copertine cartonate) può essere neutro o stampato e, anche questo, incide sul costo finale del libro.
7. Il numero totale di libri da stampare
Per finire, un parametro davvero imprescindibile per stabilire quanto costa stampare un libro è il numero di copie totali che si desiderano.
In base al numero, infatti, si decide quale sia il metodo di stampa più conveniente tra l’offset e il digitale.
La stampa offset utilizza macchinari precisi e veloci che possono produrre fogli stampati dal piccolo al grade formato, in tirature medio-alte, in modo molto veloce. Con questo metodo, non è possibile personalizzare le singole copie, ma il prezzo è inversamente proporzionale alla quantità che si desidera stampare: quindi, più sono le copie da stampare, minore è il costo del singolo libro.
La stampa digitale, invece, è simile a quella della stampante domestica e ogni copia si può, eventualmente, personalizzare (anche se nella stampa dei libro questo non è necessario). Si tratta del metodo di stampa più utilizzato ed economico, quando la tiratura è bassa.
Quindi, prima di scegliere quale tipo di stampa sia il più adatto, è bene verificare con attenzione il numero di copie che si pensa di volere, perché un’eventuale ristampa farebbe aumentare i costi.
Conclusione: quanto costa stampare un libro?
Speriamo che questo viaggio nelle variabili necessarie per un preventivo corretto per la stampa di un libro ti sia stato utile.
Alla domanda “Quanto costa stampare un libro?” non esiste quindi una risposta univoca, ma grazie alla nostra professionalità, Arti Grafiche Villa potrà fornirti un preventivo preciso anche in base alle tue esigenze!